Dopo tante disavventure, adesso la mia vita sta tornando pian piano alla normalità. Mi chiamo Lucia, ho 41 anni e sono mamma di un ragazzo di 16 anni.
All’età di 23 anni sono convolata a nozze con colui che ritenevo sarebbe stato il compagno di tutta la mia vita. Dopo circa due anni dal matrimonio, sono stata assunta presso un’azienda tessile che produceva filati di fibra sintetica per la realizzazione di moquette e tappeti.
Tutto andava bene, ero serena, al di la delle gioie in ambito sentimentale, avevo una discreta tranquillità economica, avendo un mio lavoro e un mio conto corrente dove l’azienda, ogni mese, accreditava lo stipendio.
Per tutti i curiosi: all’interno di questo articolo potrete trovare dei riferimenti ai conti correnti per i protestati, un servizio svolgo da Giorgio che garantisce a tutti i protestati di aprire un conto, un’azienda e tutto quello che occorre.
Una tendenza negativa: gli episodi chiave
Qualche anno fa, purtroppo, la mia vita è notevolmente mutata: mia sorella ebbe un problema di natura giudiziario, non avendo nessun reddito, io mi accollai l’onere di pagare l’intero ammontare delle spese, prosciugando le mie finanze. Ero in un vero e proprio conflitto con la mia banca. A distanza di pochi mesi da tale episodio, mio marito, o per meglio dire, il mio ex marito, mi comunico che desiderava la separazione legale poiché si era innamorato di una sua collega. In aggiunta a tutto ciò, l’azienda dove prestavo la mia opera lavorativa, causa carenza di ordini da produrre, instaurò dapprima un periodo di cassa integrazione, per giungere poi alla chiusura totale degli impianti di produzione.
Come potete immaginare, la mia vita stava diventando un inferno, vivevo con il sussidio statale dovuto ai lavoratori che avevano perso il lavoro e con quei pochi spiccioli relativi all’assegno di mantenimento che mensilmente mio marito accreditava sul mio conto, come stabilito mesi prima dal giudice.
Non mi perdii d’animo, anche perché mio figlio mi donava una forza interiore notevole, ma i problemi materiali si accumulavano ogni giorno sempre più, e con essi quelli di natura economica.
Prima che accadesse quanto sopra descritto, avevo acceso un piccolo prestito per l’acquisto di una nuova automobile e di un garage. Non riuscivo più ad onorare le rate, cosi decisi di mettere in vendita il garage, ma nonostante il prezzo di vendita non di certo oneroso, non arrivava l’interessamento da parte di nessun acquirente.
Nel giro di poco tempo, la mia banca mi comunico che avrebbe interrotto il nostro rapporto, avrebbe chiuso il conto poiché rientravo nella categoria dei protestati.
La dea bendata si è ricordata di me
Dopo tanti eventi negativi, la dea bendata si era ricordata di me: l‘azienda tessite dove lavoravo, era stata venduta ad una cordata di imprenditori locali, i quali erano intenzionati ad avviare nuovamente gli impianti e d assumere personale, dando chiaramente la precedenza a noi ex dipendenti.
Feci il colloquio e fui assunta senza titubanza alcuna, ma quando mi chiesero di comunicare il mio IBAN per l’accredito dello stipendio, non seppi cosa rispondere, e con la dignità che mi contraddistingue, ho spiegato il negativo episodio intercorso con la mia vecchia banca, ammettendo di non avere quindi un conto corrente.
Il Dottor Mauri, capo del personale con il quale avevo effettuato il colloquio per l’imminente assunzione, mi ha sorriso amichevolmente e mi ha detto che tutto ciò non sarebbe risultato un problema, dandomi un biglietto da visita con le credenziali di una banca che, senza problema alcuno, instaura rapporti con i protesti.
Conclusioni finali
Grazie quindi alla dea bendata, al Dott. Mauri e soprattutto alla banca che in pochi giorni mi ha concesso un nuovo conto corrente, potei tornare a lavoro e, pian piano, a risollevare le mie finanze.