Io e la mia banca un tempo eravamo degli ottimi amici. Cosa è una banca? La banca è una vera e propria azienda che basa la sua esistenza sulle azioni relative al raccogliere risparmio tra il pubblico ed erogare credito.
Quindi, il risparmio, viene investito. Il processo di acquisizione di risorse finanziarie viene attuato sul mercato dei capitali attraverso la raccolta di fondi con natura di capitale proprio (emissione di azioni ordinarie e di risparmio) e, soprattutto, la raccolta di fondi con natura di capitale di terzi (depositi di operatori non bancari – famiglie, imprese, enti locali – e di altri enti creditizi, depositi in valuta estera ed emissione di obbligazioni), mentre l’impiego di fondi si sviluppa attraverso i finanziamenti accordati alle imprese e i prestiti concessi alle famiglie e alle aziende di erogazione.
Dal momento che la banca realizza la trasformazione delle scadenze, per cui attivo e passivo possono avere durata diversa, il problema fondamentale della gestione bancaria diviene quello del mantenimento dell’equilibrio finanziario.
Tre funzioni degli intermediari finanziari bancari
Esistono tre principali funzioni degli intermediari finanziari bancari:
- 1- La funzione creditizia, che realizza il collegamento relativo al risparmio raccolto e il finanziamento erogato;
- 2- La funzione monetaria, che attua l’azione relativa al meccanismo del pagamento, sotto forma di moneta, assegni, o tramite azione elettronica usufruendo della rete di telecomunicazioni;
- 3- La funzione degli impulsi di politica economica.
Piccole, ma precise considerazioni sul settore bancario
Il settore bancario è assoggettato a una serie di controlli destinati a tutelare il risparmio e a garantire la solidità e la stabilità del settore creditizio.
In Italia, per diversi decenni, le autorità di governo e quelle di controllo sui mercati finanziari hanno ritenuto prevalenti le ragioni di stabilità e di sicurezza rispetto a quelle del libero mercato, contribuendo a segmentare il mercato dal lato dell’offerta e a proteggere situazioni di inefficienze negli istituti di credito.
In tale contesto, la disciplina che regolava l’attività bancaria suddivideva le imprese secondo la durata delle operazioni che svolgevano (in particolare si definivano aziende di credito le banche che raccoglievano risparmio e impiegavano nel breve periodo, e istituti di credito le banche che agivano nel lungo periodo); la natura pubblica o privata della banca; l’ambito territoriale delle operazioni di impiego; il settore economico cui dovevano essere indirizzati i finanziamenti riducendo, in questo modo, l’attenzione agli obiettivi di efficienza operativa e, inevitabilmente, inibendo l’innovazione finanziaria.
La nuova disciplina (adottata con il testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia del 1994) prevede i principi della de-specializzazione istituzionale, operativa e temporale superando le differenziazioni tra le banche dovute all’appartenenza a diverse categorie giuridiche, consentendo l’erogazione contemporanea del credito a breve e a medio e lungo termine senza vincoli di destinazione, offrendo la possibilità di svolgere, in forma diretta o tramite partecipate, le attività indicate dalla CEE e permettendo alle banche l’assunzione di partecipazioni nelle imprese non finanziarie.
Leggendo ciò, la nostra banca sembra davvero essere un nostro grande amico, proprio per questo volevo un conto per protestati.
Le difficoltà di un protesto
Cosa succede però quando si è in difficoltà economica? Quando si diventa protestati?
Le banche interrompono l’amicizia: niente più conto corrente e con esso quindi, nulla più dei relativi servizi connessi.
Come si suol dire: “Chiusa una amicizia, se ne trova un’altra migliore.”
Infatti, oggi giorno, non è difficile trovare una nuova amicizia in campo finanziario ed economico, grazie ai conti correnti per protestati.
Oggi giorno senza avere un conto IBAN diventa impossibile farsi accreditare lo stipendio o la pensione, effettuare il pagamento delle utenze.
Fortunatamente si può aprire un conto corrente per protestati cosi sarà di nuovo possibile beneficiare di tutti i servizi collaterali offerti dai tradizionali conti correnti: pagare bollettini e MAV, ricaricare il telefonino, fare acquisti online, usufruire di una carta di debito e dei servizi di web banking.
Il conto corrente per protestati risulta essere un valido aiuto anche per coloro che in passato hanno avuto difficoltà nell’onorare titoli di credito come cambiali o debiti acquisiti, oppure hanno emesso assegni che in seguito si sono dimostrati scoperti, cosi da avere accesso a tutti i diritti che un istituto bancario ha negato, avendo la possibilità nel frattempo, di operare per far decadere il protesto.
Considerazioni per concludere
Nella ricerca di un conto corrente per protestati molto utili si rivelano i comparatori online, che in pochi click permettono innanzitutto di individuare quali sono le banche che offrono questo tipo di prodotto ed in secondo luogo di comparare tra loro le caratteristiche dei conti correnti, in modo da trovare quello più conveniente per il correntista in questione.
Importante è valutare durante la comparazione tra i vari conti correnti che vengono offerti, la disponibilità di carte di pagamento e di credito, senza comunque trascurare anche il costo di apertura del conto stesso.